Quel Che Disse Il Tuono è una nuovissima formazione prog-rock nata dalla separazione, avvenuta nei primi mesi del 2018, tra Francesca Zanetta (chitarra, string machine) e gli Unreal City, dopo oltre cinque anni di collaborazione e tre album che hanno lasciato un forte segno nel panorama del rock progressivo italiano contemporaneo. Il forte desiderio di continuare il percorso artistico interrotto con gli Unreal City ha di lì a poco portato all’incontro, nel gennaio 2019, con Roberto “Berna” Bernasconi (basso e voce solista) e Alessio Del Ben (batteria, tastiere e cori). Il trio viene presto raggiunto da Niccolò Gallani dei Cellar Noise (pianoforte, tastiere, flauto e cori) e completa così la sua attuale formazione. Ospite d’eccezione ai cori e alle armonizzazioni vocali è inoltre Claudio Falcone dei leggendari Alphataurus.

Dall’affiatamento tra i musicisti e la voglia innata di esplorare nuovi sentieri musicali nascono dunque Quel Che Disse Il Tuono e il loro album d’esordio “Il Velo dei Riflessi”, un lavoro colto come da ‘tradizione progressive’ sia nei testi che nella musica: cinque brani lunghi e complessi – una media di quasi dieci minuti a canzone – caratterizzati da una spiccata componente sinfonico/tastieristica, numerosi cambi di tempo e atmosfera, e da ampie sezioni strumentali. L’utilizzo di strumentazione originale d’epoca e un’approfondita ricerca nei meandri del prog sinfonico italiano degli anni ’70 spingono le sonorità di questo album verso sentori vintage, mentre la modernità dei metodi di registrazione bilancia questo aspetto, riportando il tutto ai giorni nostri.


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Quel che disse il tuono

Il progetto Galaverna prende vita a Verona nel 2014 per volontà dell’autore delle musiche e dei testi Valerio Willy Goattin, cantante e chitarrista della band. La passione per il rock progressivo anni ’70, per il folk nordico e per la contaminazione musicale ha portato i Galaverna ad intraprendere un nuovo percorso artistico, acustico, ricco di spunti visuali e richiami a dimensioni oniriche. Il prog-folk proposto mira a creare una dimensione unica, coerente, ispirata ad un mondo selvaggio ed antico.
L’obiettivo del progetto è quello di condurre l’ascoltatore in un viaggio musicale che sia il più evocativo possibile.
L’album “Dodsdans” (2015 Rock Cd Records) è un concept che racconta in capitoli le avversità che un uomo deve superare per sopravvivere in un ambiente inospitale. Allo stesso tempo nelle varie canzoni viene esaltata la bellezza, la magia ed il mistero di madre natura, tanto crudele quanto incredibilmente affascinante nella sua purezza.
“Wagdans”, il secondo album, celebra un ritorno alla vita, accompagnando con le proprie sonorità acustiche e bucoliche l’immaginaria danza pagana del Green Man, mentre rende nuovamente floride le terre un tempo inospitali del nostro pianeta. L’uscita è prevista in Cd e vinile per il 27 maggio 2022, tramite la casa discografica italiana AMS Records.

Valerio Willy Goattin: Voce, Chitarre, Percussioni e Harmonium
Simone Marchioretti: Batteria e Percussioni
Simone Rodriguez: Violino e Cori
Stefano Masotto: Basso e Cori
Davide Corlevich: Chitarre e Cori
Lorenzo Boninsegna: Viola
Chiara Delaini: Flauto


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Galaverna

Ettore Vigo piano – tastiere – voce
Martin Grice flauto – sax – voce
Fabio Chighini basso – ukulele – voce
Alessandro Corvaglia voce solista – chit. acustica – tastiere Alfredo Vandresi batteria – percussioni – voce
Michele Cusato chitarre – voce

Nati sul finire degli anni ’60 con il nome di “Sagittari”, i Delirium adottano il nome definitivo con l’ingresso di Ivano Fossati, nel 1970. Nel 1971 realizzano il loro primo album “Dolce Acqua: morbide atmosfere acustiche, sognanti ballate in un’azzeccata miscela di rock, folk e jazz, con arrangiamenti arricchiti dal flauto di Ivano Fossati che avvicina il gruppo allo stile dei più famosi Jethro Tull di Ian Anderson.
La notorietà del gruppo aumenta e l’anno dopo il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con il brano “Jesahel” che diventerà un hit con milioni di copie vendute. Nonostante l’abbandono di Fossati, i Delirium con l’ingaggio del flautista – sassofonista inglese Martin Frederick Grice registrano “Lo Scemo e il Villaggio” con il quale il gruppo raggiunge la piena maturità artistica con uno splendido disco di Jazz Progressive. Nel 1974 è la volta di “Delirium III – Viaggio negli arcipelaghi del tempo”, il più progressivo dei loro lavori nel quale viene impiegata una vera sezione di archi. Nel 1975 i Delirium si sciolgono.
Dopo molti anni di silenzio, nel 2001 il gruppo si ricongiunge grazie alla spinta di Pino Di Santo, batterista originale della band.
Nel 2006 realizzano il loro primo live “Vibrazioni Notturne” e nel 2009 l’album “Il Nome del Vento”
Nel 2014 il gruppo rivoluziona la formazione: per motivi famigliari Pino Di Santo si ritira, venendo sostituito da Alfredo Vandresi, grande professionista già batterista con Alberto Radius (Formula Tre); esce poi Roberto Solinas (chitarra e voce), che viene sostituito da Alessandro Corvaglia, già polistrumentista e voce del gruppo Prog ”La Maschera Di Cera”. Dall’inizio 2014 entra infine nel gruppo il chitarrista Michele Cusato, pedina importante per la realizzazione del nuovo album (“L’ERA DELLA MENZOGNA”, ultimato a maggio 2015 e presentato a dicembre anche in vinile) e per la nuova fisionomia del gruppo.
Nel 2022 la band festeggia il 50° anniversario dall’anno che la rese celebre in modo definitivo.


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Delirium
Nell’aprile del 1974 (quando il più vecchio componente del gruppo aveva 16 anni e il più giovane 14) , dopo 6 mesi di prove, eseguono dal vivo “The Musical Box” tratto dall’album dei Genesis “Nursery Crime” del 1971.

Nella primavera del 1975 presentano le cover di 6 brani tratti dall’album “The Lamb lies down on Broadway” uscito alcuni mesi prima.
Da allora si confermano una delle cover band dei Genesis e della musica Prog nazionale ed internazionale più prolifiche dell’ovest milanese. (altro…)
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CFC

Fossick Project mira a creare spettacoli audiovisivi sul rapporto tra uomo e natura per suggerire una riflessione sulle questioni ambientali e aumentare la consapevolezza sulle cause urgenti. (altro…)

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Fossick Project

Perché una tribute band dei Marillion? Perché dei musicisti rodati e affermati come Alessandro Corvaglia (Delirium, La Maschera di Cera), Guglielmo Mariotti (ex The Watch, Taprobran, La Bocca Della Verità), Roberto Leoni (ex The Watch) e Marcella Arganese (Ubi Maior) dovrebbero cimentarsi in un’impresa del genere?
Sembrerebbe lecito chiederselo, ma, in realtà, la vera domanda è questa: esisterebbe il prog nel 2018 senza i Marillion?
L’unico gruppo che nei famigerati anni ’80 è stato in grado di riportare su palcoscenici importanti qualcosa che non fosse la solita canzonetta da tre minuti sono stati proprio loro. (altro…)

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Mr. Punch

Il trio porta avanti il grande patrimonio musicale Arabo-ottomano che va dal 1400 al secolo scorso.
In particolare verranno eseguiti I generi musicali Samai e Longa ma anche Mawwãl e Taqsim.
Ascolteremo,tra gli altri,brani di compositori storici tra i quali:
Cemil Bey (Turchia)
Mounir Bashir (Iraq)
Riyad El Sunbaty (Egitto)
Masud jamil (Turchia)
Ampio spazio alle improvvisazioni,profonde melodie,lunghi respiri ed atmosfere dilatate e rarefatte,alternate a ritmi incalzanti e trascinanti in un’altalena di suoni,colori,passioni,emozioni….

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Nahawand Trio

La band italiana di rock progressivo sinfonico e crossover progressive è attiva dal 1993 e molto conosciuta all’estero
Paragonata stilisticamente a gruppi come i Camel e nuovi Genesis. Hanno pubblicato sino ad oggi 6 album in studio e partecipato a numerose compilations e tributi. (altro…)

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Moongarden

Suona prevalentemente Prog allo stato brado e rifacendosi ai protagonisti di quella splendida epoca
“questi finora sono i miei lavoretti: 2001: Distillerie di Malto: “Il Manuale dei piccoli Discorsi” (Self-pressed)CD 2003: Maschera di Cera: “Gouveia Art Rock 2003” DVD 2004: Maschera Di Cera “In Concerto” (Mellow Records) CD 2006: Maschera Di Cera “LuxAde” (Immaginifica Records – BTF) CD”

 

http://maurizioditollo.blogspot.com/
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Mau di Tollo

Unreal City è stata fondata nel 2008 dal pianista / tastierista Emanuele Tarasconi e dalla chitarrista Francesca Zanetta.
Conseguentemente all’uscita del primo EP omonimo nel 2012, la band ha iniziato un’intensa attività live nei locali del Nord Italia, richiamando l’attenzione di critici e operatori del settore musicale.
Nel gennaio 2013 la band ha firmato con AMS Records e si è unita a Hilary Studios a Genova per iniziare le sessioni di registrazione di “La Crudeltà Di Aprile”, album di debutto di Unreal City, uscito il 24 aprile 2013 e immediatamente seguito dalla messa in onda di un videoclip per “Dove La Luce E ‘Più Intensa”, singolo estratto dall’album.
“La Crudeltà Di Aprile” ha ottenuto un’attenzione sorprendente da parte di critici italiani e internazionali e Unreal City ha deciso di intraprendere un tour di promozione internazionale nel 2014, giocando su palcoscenici come il Terra Incognita Progressif Festival a Québec City (Canada), MetaRock festival con Banco Del Mutuo Socorso a Pisa, Cre.Sta Festival e FIM Festival a Genova e Il Giardino Club a Verona, Italia.
Il 15 dicembre 2014 la band ha premiato un videoclip per “Lo schermo Di Pietra”, primo singolo estratto da “Il Paese Del Tramonto”, secondo disco di Unreal City, uscito il 15 gennaio 2015 per AMS Records.
Unreal City ha trascorso la maggior parte del 2015 e del 2016 in tour in Europa e America continentali, tappe importanti in Olanda, Austria, Germania, Belgio, Francia, Svizzera, Italia, Croazia, Bosnia e Canada.
All’inizio del 2017 la band ha rinnovato il contratto con AMS Records e si è unita a Studio2 a Padova per registrare i brani per il nuovo album.
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Unreal City