I Nuova Era nascono a Firenze nel 1985 per iniziativa del tastierista e compositore Walter Pini. La formazione storica comprendeva Alex Camaiti alla chitarra e alla voce, Enrico Giordani al basso e Gianluca Lavacchi alla batteria. I testi erano di Ivan Pini, fratello di Walter. Con questa formazione la band registra i primi tre album: sono dei “concept album” (come del resto anche tutti successivi) a tema e con un unico filo conduttore, in pieno stile prog. Il primo album  “L’ultimo viaggio” (ediz. Contempo Rec.) viene pubblicato nel 1988 ed affronta il tema della droga, narrando le vicissitudini di un tossicodipendente e della sua discesa negli abissi della disperazione, con
“redenzione” finale.

Il disco viene registrato e mixato in pochissimi giorni, su precisa direttiva della label Contempo: in pieni anni ‘80 non era facile investire sui Nuova Era, rappresentanti di quel rock progressivo uscito con le ossa rotte dall’avvento tumultuoso del punk e della new wave. Ma i risultati si fecero sentire, e presto: il successo dell’album, sia in Italia che all’estero (Giappone in testa)  convinsero la label fiorentina a dare più fiducia ai Nuova Era. Nel 1989 viene pubblicato “Dopo l’infinito”, secondo album del gruppo, che stavolta narra la storia di un astronauta che, persi i contatti con la terra e smarrito nello spazio, vaga senza meta nello spazio infinito, in preda alla follia e ad allucinazioni cosmiche, magicamente descritte in “Pianeta Trasparente” suite che occupa l’intero lato B dell’album. Le vendite confermano il successo della band anche fuori dai confini, tanto che nell’aprile 1991 i Nuova Era si recano in Cecoslovacchia e girano un video nel castello di Kosice, ai confini con la Russia, sul brano “Tra l’immagine di un Dio” che farà parte successivamente del terzo album “Io e il tempo”. Sempre nel 1991 la casa automobilistica giapponese  “Mitsubishi” diffonde alla TV nazionale giapponese due spot pubblicitari (uno di trenta secondi, l’altro di 15 secondi)  del nuovo modello della “Galant”, con musica dei Nuova Era,  estratta da “Dopo l’infinito”.  Notazione tecnica: i primi due album dei NE hanno sonorità un po’ naif, specie le timbriche delle tastiere, in quanto la tecnologia non si era ancora sviluppata al punto di riprodurre fedelmente i suoni dell’organo hammond o del mellotron; mentre successivamente e soprattutto oggi le suddette timbriche  risultano essere molto più fedeli a quelle degli strumenti originali, tanto che risulta arduo distinguerle.  

“Io e il tempo” è il terzo album della band fiorentina, pubblicato nel 1992 sempre da “Contempo Records” ma stavolta con distribuzione anche di EMI Records, che garantisce alla band una capillare diffusione in tutto il territorio nazionale, facilitata ancora dalle licenze di stampa acquistate ormai regolarmente da Giappone e Corea, paesi da sempre amanti del prog nostrano.

Il leitmotiv questa volta è IL TEMPO: l’album illustra i pensieri di un uomo di mezza età che, nel lato A del disco, si immerge nei ricordi dell’infanzia, della  purezza e del candore di un tempo che fu; nel lato B, invece, si “proietta” nella vecchiaia (titolo “Domani io vecchio”) e nell’incognita del futuro che ci attende al termine del nostro cammino terreno. L’album, come di consueto, soddisfa il mercato nazionale ed internazionale, con ottimi riscontri da parte della stampa. Il cd contiene un bonus track, dal titolo “Nuova Era”, non presente nella versione LP.

Nel 1993 Alex Camaiti lascia il gruppo (per farvi ritorno anni dopo) e viene sostituito da Claudio Guerrini alla voce, mentre non viene ingaggiato un nuovo chitarrista. Il 1993 è un anno importante anche perchè segna l’ultima esibizione live del gruppo, svoltasi a Firenze all’anfiteatro delle Cascine nel mese di giugno. Con la nuova formazione viene pubblicato “Il passo del soldato” (Pick Up Records – 1995-), sul tema della guerra, ottenendo ancora ottimo riscontro. Nel 2008 Walter Pini, assieme a Davide Guidoni (batteria) e Guglielmo Mariotti (basso), sviluppa un nuovo progetto con registrazioni di brani inediti. Nel 2009 uno di questi è uscito sull’opera “Inferno the divine comedy” cd 1 canto I, un altro sul successivo “Purgatorio” cd2 canto XXII, ed un terzo nel 2010 sul “Paradiso” canto III.  Questi tre brani faranno parte del quinto album dei Nuova Era (omonimo), uscito nel dicembre 2010, insieme ad altri brani tra cui un remake di “Dopo L’infinito” (che vede alla voce Riccardo Vello e al basso Claudi Rogai) e pezzi dal vivo con la formazione originale. assieme ad Alex Camaiti. Nel 2010 Alex Camaiti contatta Walter Pini e, dopo alcune prove, i due decidono di riformare il gruppo: al termine di una lunga ricerca, vengono finalmente ingaggiati un nuovo bassista e un nuovo batterista, e nel 2013 i Nuova Era ricominciano a provare nuovo materiale inedito. I nuovi membri sono Rudi Greco al basso e Maurizio Marra alla batteria: insieme realizzano un concept album di ambientazione fantasy/medioevale, per la prima volta con “cantato” in inglese, ma in perfetto stile “Nuova Era”. Il nuovo disco “Return to the castle” esce ad ottobre 2016, etichetta AMS Records. Premesso che il castello è il simbolo dei Nuova Era, sempre presente in tutte le copertine di tutti gli album, il titolo e l’immagine di copertina, raffigurante un cavaliere che galoppa verso il castello, rappresentano anche una dedica ed un omaggio al “rientro” nella band dello storico cantante/chitarrista Alex Camaiti, che dopo anni quasi 25 anni ritorna  a  “a casa”, nel castello dei Nuova Era. James Hogg è l’autore dei testi e della copertina. Nel 2025 i Nuova Era tornano sul mercato con il nuovo album “20.000 leghe sotto i mari”, un lavoro ambizioso ispirato al romanzo di Jules Verne, con cantato in italiano: una splendida e lunga suite di oltre 36 minuti, equamente distribuiti nei due lati del vinile, di lunga gestazione e che si distingue anche per gli ottimi arrangiamenti e cura dei suoni durante le sessioni in studio: l’album segna anche l’esordio di Alex Camaiti come coautore dei testi assieme a James Hogg. Uscito il 28/2/25 sia in formato cd ( con bonus track “Nautilus” della durata di sedici minuti) che in formato LP (prime 300 copie “Blue color”) nonchè sulle piattaforme digitali (Spotify, Youtube  e Amazon), “20.000 leghe sotto i mari”, secondo l’opinione del gruppo (peraltro suffragata dalle ottime recensioni ad oggi pubblicate) rappresenta il capolavoro dei Nuova Era, frutto di anni di lavoro e corredato da splendide timbriche e sonorità, registrato allo studio “Parsifal” di Sesto F.no a partire da metà 2023 e fino a gran parte del 2024. Infine, penultima chicca, da circa un mese i “Nuova Era” hanno un nuovo batterista: si chiama Mattia Celona, classe 2005 vent’anni da compiere, e studente al Conservatorio di Bologna. Ultima chicca: dopo ben 32 anni i Nuova Era si esibiranno nuovamente dal vivo, all’interno di una rassegna di bands della scuderia “AMS records”, il 10/5/25 presso l’agriturismo “Cascina Caremma” nel parco del Ticino”